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Un saggio su azioni e reazioni, tecnologia, mondo del lavoro, futuri probabili e sulla miopia della classe dirigente. Benvenuti nella più grande rivoluzione che ha avuto l’essere umano come protagonista.
Un breve viaggio tra i vari computer disponibili, gli smartphone, l'automazione e le nanotecnologie, le intelligenze artificiali e la stampa 3d, le criptovalute e le nuove fonti di energia, i big data e la realtà virtuale… decine di rivoluzioni tecnologiche pronte a modificare totalmente ogni settore.
L'ingresso della tecnologia nel mondo del lavoro e l'impatto in differenti aree. Le rivoluzioni tecnologiche sono pronte ad invadere ogni campo: dai colletti blu a quelli bianchi, dai trasporti all’istruzione, dalla medicina alle forze armate, dall’alimentazione alla giustizia, dallo Stato alla prostituzione.
“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.” (Albert Einstein)
Considerazioni generali, previsioni, ipotesi, coleotteri tigre, highlander, domande scomode e possibili opportunità legate al futuro dell’uomo, della società e dell’ambiente.
Alessandro Manzoni
Fin dai tempi più antichi l’uomo si è interrogato sugli effetti della collisione tra innovazioni e società. Addirittura all’inizio del XIX secolo sono nati movimenti come il luddismo che si opponeva all’introduzione delle macchine nella produzione industriale. Più di recente, centinaia di articoli e libri hanno esplorato l’argomento, come ad esempio Race Against the Machine di Erik Brynjolfsson e Andrew McAfee; oppure Rise of the Robots: Technology and the Threat of a Jobless Future di Martin Ford; La fine del lavoro, il declino della forza lavoro globale e l’avvento dell’era post-mercato di Jeremy Rifkin; anche diverse pubblicazioni accademiche si sono occupate di comprendere il problema come l’analisi di Carl Benedikt Frey e Michael Osborne: The Future of Employment: How susceptible are jobs to computerisation?
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Sapete qual è l’azione più potente messa in atto dal marketing moderno per raggiungere uno scopo? Il “word of mouth”, il buon vecchio passaparola. Nulla è più straordinariamente efficace. Parliamone quindi, abbiamo a disposizione un’arma semplice, potente e gratuita.
Una manciata di voci possono fare poco, una folla può invece produrre un’onda acustica impossibile da ignorare, anche per le classi dirigenti più sorde (e le nostre hanno serissimi problemi di udito).
Se poi vorrete fare qualcosa di più, potrete sostituire la vostra immagine sui social network con un punto bianco su sfondo nero, qui sotto troverete un piccolo programma che vi permetterà di caricare la vostra immagine di profilo e trasformarla in un segno tangibile.
La scienziata americana Margaret Mead soleva dire: "Mai dubitare che un piccolo gruppo di cittadini pensanti e impegnati possa cambiare le cose; in effetti è l'unica cosa che è sempre successa".